CURRICULUM PROFESSIONALE
(depositato presso l’ufficio personale del Comune di Spoleto)
‘’Nemo index in causa sua’’ ossia nessuno può farsi giudice in una causa che investe l’opera sua.
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Comune di Spoleto
Dal 1976 al 1982, pur con alcune interruzioni :
Insegnante nei corsi di formazione professionale tenuti presso la Casa Penale di Spoleto.
In questa veste collaboro con l'Amministrazione Carceraria nell'organizzazione della mostra delle opere di un pittore detenuto tenuta a Spoleto, nel Battistero di piazza del Duomo, durante il Festival dei Due Mondi del 1977.
Organizzo e coordino un corso di formazione professionale per Falegnami finalizzato all'occupazione presso le botteghe artigiane presenti in città.
Consorzio Economico Urbanistico e per i beni culturali del comprensorio spoletino poi Associazione Intercomunale n. 8
Il 1 gennaio 1983 vengo comandato al Consorzio Economico Urbanistico e per i Beni Culturali del Comprensorio Spoletino.
Nel nuovo ente svolgo compiti inerenti l'area della programmazione, l'organizzazione, il coordinamento e l'attuazione delle attività riferite alla formazione professionale e allo sviluppo economico in maniera autonoma cioè senza alcun rapporto di dipendenza da altri dipendenti.
Tra le deleghe attribuite dalla Regione dell'Umbria ai Consorzi c'era, infatti, oltre alla formazione professionale, anche lo sviluppo economico.
Si tratta di compiti complessi che richiedevano , era comunque previsto dal CCNL per la Formazione Professionale, continui studi e ricerche; autoaggiornamento continuo.
In sintesi, quale responsabile territoriale del settore della programmazione e dello sviluppo economico ho predisposto ed elaborato indagini conoscitive, piani di lavoro annuali e triennali per la formazione professionale e lo sviluppo economico ; progetti, significativi momenti di animazione per la promozione delle iniziative in ambiti quali, l’industria, l'artigianato, l'agricoltura, il terziario, i beni culturali ed il sociale.
Azioni di orientamento; di promozione del lavoro e di lotta alla disoccupazione.
Di rilievo la metodologia utilizzata per affrontare e superare i problemi posti dalla deindustrializzazione vissuta dalla città di Spoleto lungo gli anni ottanta; metodologia a quei tempi sperimentale ma che è la stessa dei Contratti d'Area e dei Patti territoriali; metodologia che permise il recupero o rese più semplice la riapertura della Pozzi e della Minerva nonché la nascita di alcune nuove piccole imprese.
Uno dei progetti elaborati in quel periodo, siamo nel 1987, riguarda il Marketing territoriale.
Entrare nei particolari per dare significato al percorso formativo e professionale; rappresentare i risultati conseguiti e l'esperienza acquisita; rappresentare il grado di difficoltà dei compiti ricevuti (ho dovuto organizzare un settore senza avere modelli o esperienze a cui potermi riferire), il livello o grado di autonomia con cui ho dovuto e potuto affrontare i problemi del lavoro è lungo da rappresentare.
Scelgo, quindi, di citare i momenti più significativi del lavoro svolto.
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Sviluppo Economico
L'Ente mi affida il compito di organizzare il settore Programmazione e Sviluppo Economico .
E un momento particolarmente difficile della storia della Città per la chiusura delle principali industrie; la situazione si presentava grave e senza uscite. La crisi investiva tutti i comparti dell'economia locale rendendo drammatica la situazione del comprensorio.
Il Parlamento non aveva ancora votato la legge straordinaria che consentì poi alla GEPI di ricollocare al lavoro gli ex dipendenti della Pozzi e i tavoli dei Ministeri incaricati si riempivano di ordini del giorno e appelli delle forze politiche , economiche e sindacali dell'Umbria.
Occorreva elaborare una strategia e una proposta di intervento.
E' il problema che ho dovuto risolvere: la costituzione di un ufficio in grado di affrontare i problemi del lavoro e dell'economia del territorio in quel particolare momento.
Quanto sto per descrivere orienterà negli anni l'approccio ai problemi del lavoro non solo del Consorzio ma anche di altri enti. Tutto questo avveniva nel 1983
Le linee guida possono essere sintetizzate:
· Concertazione - programmazione negoziata
· Patto locale per il lavoro
· Programmazione dal basso
In altri termini si trattò, come vedremo più avanti, di un NUOVO METODO DI LAVORO
Non c'erano, infatti, schemi o esempi su cui fondare l'azione dell'ente ma fu necessario elaborare un metodo, una linea di condotta e gli obiettivi da perseguire.
Un Metodo di Lavoro che partendo da riflessioni necessariamente empiriche consentisse di razionalizzare, di volta in volta, l'azione programmatica sugli obiettivi del ricominciamento del lavoro e dell'economia.
Un percorso di lavoro che, nella fase costituente il settore - ufficio di cui sono stato responsabile per quasi un decennio, può essere rappresentato come segue:
1. elementi per un rapporto sulla situazione economica e sociale delle imprese manifatturiere ed artigiane dello spoletino. Politiche e linee di intervento;
(indagine conoscitiva sulla presenza delle imprese manifatturiere nel comprensorio spoletino oltre i 5 addetti)
2. Organizzazione di una Conferenza Economica tenuta in data 4 e 5 febbraio del 1984 sul tema: Potenzialità della piccola impresa e dell’artigianato per lo sviluppo e l’occupazione nel comprensorio spoletino;
3. Costituzione di un gruppo di lavoro per verificare la fattibilità di un piano comprensoriale di sviluppo nei settori industria ed artigianato quale conclusione della Conferenza Economica - si parla di azioni concertate e di tavolo della concertazione;
4. costituzione di un gruppo ristretto di esperti voluti dal gruppo di lavoro di cui al precedente punto;
5. piano per il recupero delle unità lavorative della ex Pozzi;
6. elementi per un progetto di reindustrializzazione del comprensorio spoletino;
Possiamo affermare che se l’indagine permise di conoscere il territorio, e di tracciare le linee guida per il ricominciamento del lavoro e dell’economia, la Conferenza Economica consentì di aprire un dialogo con la società spoletina, soprattutto con i suoi imprenditori, fondato su basi e metodologie nuove e mai sperimentate. Un'idea ovvero un metodo di lavoro che oggi, al pari dei Contratti d'Area e dei Patti territoriali, rientra negli indirizzi Nazionali e nella contrattazione negoziata tra Stato e Regioni.
L’ente pubblico viene proposto come ‘’agente di mediazione e promozione’’ per un progetto di reindustrializzazione e nuovo sviluppo frutto di azioni concertate e coordinate all'interno del corpo sociale.
In altri termini, nell'affrontare i problemi del lavoro, si è cercato di andare oltre la realtà osservabile nella convinzione che, per prima cosa fosse necessario valorizzare le doti di intelligenza e di immaginazione presenti nella società spoletina.
La crisi della città poneva, del resto, problemi forti e c’era l’esigenza di individuare misure efficaci di politica economica per dare l’avvio a nuovi comportamenti e aprire la via per un cambio di mentalità verso nuovi rapporti e relazioni tra le parti sociali quale premessa delle stesse azioni che dovevano essere intraprese. In altre parole, davanti alla chiusura delle principali aziende spoletine ( la città, in quel periodo, ha perduto circa 1000 addetti) si è cercato di uscire dal linguaggio delle certezze , dei modelli, dei processi usuali per proporre ed accedere ad uno sviluppo nuovo, più vicino alle vocazioni e alle peculiarità territorio .
Un metodo di lavoro per un progetto di sviluppo ( ottobre del 1984)
E' uno dei documenti più importanti : su richiesta del Consigliere delegato allo Sviluppo Economico dell'Ente descrivo il lavoro svolto (1983/1984), il metodo utilizzato, le prospettive.
La crisi del lavoro non poteva essere affrontata con i vecchi schemi interpretativi, da qui la necessità di individuare un Metodo di Lavoro nuovo per raccogliere e vincere la sfida posta dalla ‘’rivoluzione industriale in atto ‘’
( il problema delle innovazioni - fine di un modello di sviluppo.)
Il gruppo di lavoro costituito al termine della conferenza economica tenuta nel mese di febbraio di quell'anno più che una nuova sede negoziale era un luogo di concertazione.
Un approccio ai problemi del lavoro che veniva sperimentato (fonte Gepi ) per la priva volta in Italia ; un metodo di lavoro che anticipa di diversi anni la metodologia dettata dai Contratti d'Area e dai Patti Territoriali.
Per un marketing della città (1987)
Al termine di un ciclo di programmazione che aveva portato importanti risultati ( recupero della Pozzi e della Minerva; nascita di alcune nuove imprese e, in altri termini di restituire il lavoro ad oltre 400 U.L.) elaboro il progetto ‘’Per un marketing della città - per una transizione attiva della città di Spoleto e del suo territorio’’.
E' , probabilmente, il primo esempio di Marketig Territoriale proposto in Italia. Viene partecipato alla Regione dell’Umbria e, attraverso la mediazione del PROTER, ricordo a memoria, al Ministero del Lavoro .
Nella sua elaborazione tengo conto dell'esperienza maturata nel precedente ciclo di programmazione e cerco di affinare gli strumenti costruiti per la programmazione dal basso.
L'assenza di una vera un'area industriale aveva condizionato l'apertura di nuove imprese (moltiplicazione delle attività produttive) cioè il lavoro di attrazione .
Il progetto rappresenta il logico completamento e superamento della metodologia su cui era nato l'ufficio .
Anche le Città, scrivevo , hanno un'anima.
Ognuno, scrivevo, ricomincia da sé, oltre i problemi, dalle proprie peculiarità e vocazioni perché "il cambiamento" riguarda le strutture e la cultura che le aveva prodotte.
Un'era, la società industriale, era terminata.
E la città e il suo territorio diventavano , nel progetto, la nuova area industriale.
Considerare la città come fosse un’impresa; ragionare sui punti di forza e di debolezza della città; sulle sue vocazioni e le sue peculiarità; considerare le strade e le piazze, la sua storia elementi fondamentali per un nuovo progetto di sviluppo erano alcune delle idee guida all'origine del programma.
Utilizzare il marchio che il Festival dei Due Mondi aveva imposto al mondo; trasformare in fattori del lavoro e dell'economia l'immagine che la città di Spoleto aveva conquistato nel mondo riempiendo un patrimonio immateriale con prodotti di qualità era uno dei percorsi che venivano proposti nel progetto.
REINVENTARE la città e il suo ruolo; riscoprire l'identità del territorio, la sua storia, la sua cultura cioè RIPOSIZIONARE la città di Spoleto e il suo territorio nei contesti regionale, nazionale, internazionale ponendosi un problema: COME COMUNICA LA CITTA'
Come comunica per esportare …… i prodotti della terra e dell'ingegno
Come comunica per attrarre iniziative
Riposizionare la città per migliorare le tecniche di attrazione.
Oltre, sul piano tecnico e culturale, non era possibile andare.
Formazione professionale
Sono, chiarisco subito, il responsabile del settore o, come dirà più avanti il Giudice del lavoro, il Direttore.
Lo sono dal 1 gennaio 1983 al 31 dicembre 1991. Il primo gennaio del 1992 vengo, infatti richiamato dal Comune di Spoleto e, consentitemi di scrivere, non doveva succedere.
Programmo, progetto, coordino ed ho la responsabilità dell'attuazione delle azioni.
Progetto ricerche, organizzo seminari, instauro rapporti diretti con le OO.SS. Regionali e Locali, con singoli imprenditori e, nei vari livelli di rappresentanza, con le loro associazioni sia locali che regionali,. Ho rapporti con l'Università , con la Regione, con le Banche. Ho rapporti con il mondo della scuola: lo porta il lavoro.
A questo proposito allego la relazione ‘’ note su formazione professionale e sviluppo economico in ambito locale’’ elaborata su richiesta del Sindaco Laureti. La relazione è un resoconto del lavoro di quegli anni.
Tutti i progetti formativi ( circa 200) presentati dal Consorzio e dall'Associazione Intercomunale alla Regione dell'Umbria … sono stati predisposti dallo scrivente e numerosi sono i giovani che hanno trovato lavoro grazie alla formazione professionale (vedi relazione allegata)
Di seguito segnalo i più significativi:
Piani Operativi redatti
1. Piano triennale per la formazione professionale 1983 / 1985 del Comprensorio Spoletino
2. '' '' '' '' 1986 / 1988 '' ''
3. '' '' '' '' 1990 / 1992 '' ''
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1. Piano annuale per la formazione professionale 1982 / 83 del Comprensorio Spoletino
2. ‘’ ‘’ ‘’ 1983 / 84 ‘’ ‘’ ‘’
3. ‘’ ‘’ ‘’ 1984 / 85 ‘’ ‘’ ‘’
4. ‘’ ‘’ ‘’ 1985 / 86 ‘’ ‘ ‘’
5. ‘’ ‘’ ‘’ 1986 / 87 ‘’ ‘’ ‘’
6. ‘’ ‘’ ‘’ 1987 / 88 ‘’ ‘’ ‘’
7. ‘’ ‘’ ‘’ 1989 / 90 ‘’ ‘’ ‘’
8. ‘’ ‘’ ‘’ 1990 / 91 ‘’ ‘’ ‘’
Alcuni progetti elaborati:
· Esperto pianificazione strategica
· Tecnici rilevatori manufatti edilizi
· Addetti alla gestione e alla manutenzione dei beni naturali
· Organizzazione e gestione aziendale: seminari di aggiornamento per imprenditori
· Job creation e territorio
· Progetto di job creation nell'artigianato
· Progetto di job creation nel settore del turismo rurale
· Aggiornamento operatori servizi turistici
· Junior manager
· Marketing aziendale
· Organizzazione e gestione della raccolta differenziata dei rifiuti
· Analisti programmatori informatica
· Formazione addetti sistemi informatici
· Alfabetizzazione informatica
· Progettisti di formazione
· Formazione imprenditoriale
· Metodologie avanzate di gestione di impresa
· Management geometri imprese edili
· Tecnici analisi tempi e metodi
· Costumisti teatrali
· Scenotecnici
· Macchinista teatrale
· Elettricista teatrale
· Restauro, conservazione e catalogazione tessuti antichi
· Restauro, manutenzione e catalogazione elementi lignei
· Addetti alla manutenzione del patrimonio edilizio
· Sartoria teatrale, cinematografica e televisiva
· Progetto sperimentale di orientamento scolastico e professionale
· Formazione operatori orientamento scolastico e professionale
· Modelliste e stiliste di moda
· Progetto soggetti in condizione di svantaggio
· Handicap: formazione di ingresso
· Handicap: operatori di ufficio in ambiente informatizzato
· Centro di iniziativa locale per il lavoro e la formazione professionale
Principali Progetti di indagine:
· Indagine conoscitiva sulla presenza delle imprese manifatturiere presenti nel comprensorio spoletino con oltre 5 addetti
· Indagine conoscitiva portatori di handicap presenti nel comprensorio spoletino
· Per un Marketing della città : per una transizione attiva della città di Spoleto e del suo territorio.
Partecipazione a gruppi di lavoro:
- C.E.U.B. - Gruppo di lavoro per verificare la fattibilità di un piano comprensoriale di sviluppo nei settori industria ed artigianato. ( 1984 )
- C.E.U.B. - Gruppo ristretto di lavoro per l'individuazione delle linee di indirizzo economiche e formative del comprensorio. (1984) Svolgo la funzione di membro e di segretario del gruppo . Oltre che dallo scrivente il gruppo è composto:
Dottor Carlo Bartocci Direttore generale della Federazione Regionale degli industriali dell'Umbria.
Prof. Mauro Ridolfi Docente Istituto di statistica - III Università di Roma
Prof. Vinicio Bottacchiari Docente facoltà di econonia dell'Università di Perugia. (rappresenta la Regione dell'Umbria)
Dott.ssa Cleofe Guardigli Dirigente servizio Formazione Professionale della GEPI
Comune di Spoleto/ assessorato allo sviluppo economico (1986)
- Progetto P.I.M. dell'Umbria
Gruppo di lavoro istituito per l'individuazione e concretizzazione delle iniziative dello spoletino da proporre per il Programma Integrato Mediterraneo - PIM della Regione dell'Umbria
- C.E.U.B. Indagine portatori di handicap (1985/86)
Elaboro il progetto di indagine - partecipo ai lavori del gruppo per le funzioni che sono proprie del mio ufficio
Viene costituito un comitato scientifico presieduto dal neurologo Giulio Spaziani.
- Job Creation - E' un’iniziativa del Comune di Spoleto e PROTER - il progetto si propone di realizzare nuove imprese - Vengo chiamato in qualità di esperto e collaboro all'attuazione del programma. (1986)
- Progetto DEDALO 1986 programma formativo finalizzato alla preparazione di esperti in pianificazione e finanza per lo sviluppo locale - Urbino 21, 22 e 23 luglio 1986 College della Società SOGESTA.
Il Meet - cultura e tecnologia , ente responsabile del progetto chiede al Consorzio Economico Urbanistico la mia presenza . Si tratta di una simulazione didattica : presento e analizzo il programma di sviluppo territoriale sperimentato nel Comprensorio Spoletino.
- Comune di Spoleto - Assessorato allo sviluppo economico : Progetto Giovani - 1987
L'Amministrazione Comunale mi chiede di redigere un progetto in risposta ai seguenti punti:
- L'informazione e l'orientamento dei giovani dopo la scuola ed il raccordo scuola - lavoro;
- Adeguamento della formazione professionale e suo raccordo con l'offerta formativa;
- Iniziative di assistenza, facilitazione e sostegno per le categorie a rischio;
Partecipo ai lavori con alcuni progetti successivamente finanziati dalla Regione dell'Umbria.
- Regione dell'Umbria - area economia e lavoro ( giugno 1988) - gruppo di lavoro per l'orientamento scolastico e professionale
- Associazione Intercomunale: Progetto di orientamento scolastico e professionale (1988) . L'ipotesi di intervento prevede tre tracciati progettuali.. Il primo è dell'IRSAE che ha come ambito principale la riqualificazione dei docenti, il secondo è dello scrivente ed è mirato, in modo particolare al rapporto tra la scuola e il mondo del lavoro, il terzo appartiene alla Regione dell'Umbria ed è rivolto, in modo specifico allo studio della realtà scolastico - professionale ed alla preparazione del materiale informativo da fornire per mezzo di uno sportello attivato allo scopo.
Il programma di lavoro prevede anche due azioni collaterali elaborate dallo scrivente:
Un'indagine conoscitiva (economica, socio - politica - istituzionale) sulla città di Spoleto quale prima azione di orientamento al mercato del lavoro e delle professioni;
Un progetto per la formazione degli operatori di orientamento;
- Comune di Spoleto - Assessorato allo sviluppo economico: gruppo di lavoro istituito per elaborare un piano per l'occupazione giovanile e per i soggetti in condizione di svantaggio (1989)
- Associazione Intercomunale n 8 - Gruppo di lavoro costituito per l'elaborazione del piano triennale per le attività formative 1990 - 1992. Coordino i lavori del gruppo ed elaboro la proposta finale poi trasmessa alla Regione dell'Umbria. (1990)
- Associazione Intercomunale - Membro permanente del comitato di controllo sociale comprensoriale per le attività di F.P. (1987)
Comune di Spoleto
Il 1 gennaio 1992 rientro dal comando
Vengo utilizzato in ambiti quali:
· Sviluppo economico
· Polizia municipale
· Servizi sociali - Casa di Riposo
· Servizi scolastici
Nel 1996 vengo messo a disposizione dell' Istituzione per i Servizi Sociali che esiste da oltre un anno. Il comando è dettato dalla necessità di dover avviare alcune attività formative rivolte a soggetti portatori di handicap ereditate dalla disciolta BAP . Va diversamente. Circa 150 atti deliberativi in un anno , la presenza a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione o quale verbalizzante o quale sostituto del direttore.
Di questo periodo segnalo:
· Riprogettazione di 4 corsi di formazione professionale
· Elaborazione del progetto esecutivo e coordinamento delle attività formative
· Tenuta dei registri
Commissario liquidatore Istituzione Servizi Sociali
Con la chiusura dell'Istituzione resto a disposizione del commissario liquidatore.
In questo periodo, conclusi i corsi di formazione professionale, procedo alla loro rendicontazione.
· Rendicontazione n 4 corsi di formazione professionale
Segreteria del V.ce Sindaco
Al termine del 1997 vengo chiamato ad assumere la segreteria del Vice Sindaco di Spoleto Massimo Alimenti; una collaborazione che si sviluppa soprattutto nel settore dello sviluppo economico. In particolare seguo nei suoi sviluppi il Contratto d'area , il Marketing territoriale, Il Consorzio per le aree industriali Terni, Narni, Spoleto.
Collaboro al progetto LSU - LPU con Italia Lavoro e l’Agenzia regionale per l’impiego
Non vado, comunque, oltre il ruolo di segretario particolare del Vice Sinadaco.
Anno 2000
Non sono più , ovviamente, il segretario del Vice Sindaco ma continuo, in attesa della nuova destinazione, a collaborare con la segreteria del Sindaco e del Vice sindaco
In particolare in questo periodo:
· partecipo in qualità di esperto di Formazione Professionale ad una Commissione Bilaterale Italia - Francia per valutare la fattibilità di un progetto comunitario - ADAP 2^ nel settore della tartuficoltura. Viene elaborato un protocollo di intesa tra le parti
· partecipo al gruppo di lavoro costituito per la promozione di un’azione comunitaria nel settore del Tartufo. Partecipano ai lavori del gruppo:
· Regione dell’Umbria
· Comune di Spoleto
· Comune di Norcia
· Comunità Montane della Valnerina, dei Monti Martani e del Serano, Valtopina
· Università di Perugia
· Associazioni Nazionali Tartuficoltori
· U.T.C. - ente di formazione
Collaboro alla stesura del documento di programmazione e alla ricerca dei Partener nazionali.
Il progetto, fatto proprio dalla Regione dell’Umbria e dalle Regioni Tartufigene Italiane sta entrando nella fase attuativa.
· atto deliberativo n 3/2000 del C.C. e successivi : il C.C. mi affida il compito di costituire l’Associazione per i diplomi uninersitari ‘’ Spoleto Ricerca ‘’ obiettivo che viene raggiunto nel mese di giugno del c.a.
Servizi Scolastici/ formazione professionale
Dal 1 giugno del 2000 vengo assegnato ai Servizi Scolastici
In particolare in questo periodo:
· organizzo i Forum Territoriali per la formazione professionale in collaborazione con l’ufficio programmazione della Provincia di Perugia
· predispongo un primo documento per introdurre i Piani Operativi Obiettivo 2 e Obiettivo 3 - dei Fondi strutturali F.S.E- Regione dell’Umbria. Il documento viene circolarizzato ai soggetti interessati (mondo del lavoro e della scuola)
· Partecipo al Gruppo di lavoro Comune di Spoleto / scuole medie superiori presenti nella città di Spoleto per ...........